Due leopardi innamorati

 

leopardo …Partiamo verso il Parco Nazionale del Sud Luangwa, che ha una superficie di 9.050 km². Sono in macchina con Abraham, il suo assistente e con un’adorabile coppietta in viaggio di nozze.
…Una volta arrivati alla laguna Abraham si ferma e spegne il motore per farci gustare i suoni che provengono dai dintorni.
Vediamo altri ippopotami che si gustano un pisolino pomeridiano nell’acqua fresca. …Invece a poca distanza l’instancabile Martin pescatore vola fermo nell’aria per adocchiare i pesciolini; consuma così tanta energia che ha sempre bisogno di nutrirsi.
…Abraham riaccende il motore… ma cosa succede?! La batteria sembra scarica… per fortuna al terzo tentativo il motore riparte.

…E’ scesa la sera: l’oscurità avvolge tutto, alberi e animali. Tutto intorno è nero come se avesse perso il proprio colore e fosse stato dipinto di pece.
Con la luce della torcia osserviamo il riposo degli impala: alcuni di loro rimangono svegli e vigili per avvertire il branco in caso di pericolo.

…Lungo questa strada incontriamo con grande sorpresa un gruppo di elefanti che mangia tra i cespugli; la nostra attenzione è quindi momentaneamente rivolta a osservare i pachidermi che strappano pigramente i rami dal cespuglio.
Abraham però non dimentica il fatto che siamo lì per un altro motivo, l’allarme dei babbuini. Con la torcia fa luce fra i fitti cespugli e verso un ampio avvallamento.
Ad un certo punto… intravediamo il mantello ineguagliabile del leopardo.
Il suo atteggiamento è diverso, come quello del nostro gatto quando fa le fusa ….
Di lì a poco indovinate cosa vediamo? Un altro mantello identico.
Abraham è alle stelle per l’avvistamento: i leopardi sono nella fase dell’accoppiamento, alla quale è molto raro poter assistere. Il leopardo è sempre molto schivo, soprattutto nelle faccende private. Con la torcia seguiamo i loro piccoli spostamenti: la femmina lo precede sfoggiando tutto il suo charme e il maschio la segue cercando di interpretare i suoi segnali. Certo la signora indossa una bellissima pelliccia.
Per non disturbarli spegniamo il motore e li osserviamo solamente con la luce della torcia.

leopardo in agguatoSiamo alle stelle dalla felicità. Ma adesso dobbiamo proprio rientrare.
Quando Abraham tenta di accendere il motore ci rendiamo conto del fatale errore.
…Coinvolti dagli avvenimenti abbiamo consumato con la torcia tutta l’energia della batteria e il motore è in silenzio.
Abraham e io siamo i più coscienti della situazione e ci sentiamo svuotati di tutto l’entusiasmo che fino al quel momento provavamo.
Gira di nuovo la chiave per un ultimo tentativo che conferma soltanto che la batteria è completamente scarica.
Non oso proporre nessun suggerimento; so già cosa Abraham sta per dire. Non voglio assolutamente avere tale responsabilità e non mi sento la persona più adatta.
Siamo fermi su un breve tratto di strada in leggera salita, completamente al buio.
Due leopardi davanti a noi e un gruppo di elefanti dietro di noi.
Abraham prende la decisione ed emette la sentenza.
Lui e l’assistente avrebbero spinto la macchina e io sarei andata al posto di guida.
Il lato positivo è che andando il retromarcia ci saremmo avvicinati agli elefanti, il che era meglio; ma il lato negativo era che la manovra era più difficile perché proprio in retromarcia.
Rabbrividisco all’idea che avrebbero dato la schiena all’oscurità dove c’erano i due leopardi.
-Gli chiedo timidamente: c’è un’altra soluzione? – Ne segue un attimo di riflessione e poi – Non ne ho, dobbiamo farcela al primo colpo. – Come mi sentivo? Peggio che prima di un esame a scuola.

…Iniziano a spingere la macchina, vedo la paura sui loro volti.
…Loro sono fuori dalla macchina e non sappiamo più dove sono i due leopardi.

Non ci credo neppure io: al secondo tentativo riesco a far ripartire il motore. Abraham e il suo assistente risalgono di corsa in macchina; non vedevano l’ora di togliersi di dosso la sensazione del leopardo sulla schiena.
Esultiamo tutti assieme per la buona riuscita…
Abraham si congratula con me; ogni volta che ci vediamo un sorriso si forma sulle nostre labbra. Non servono parole: siamo grandi amici e qualcosa di speciale ci unisce.
Se qualcuno ci chiede cos’è io rispondo serenamente:
– La storia di due leopardi innamorati.-